George Clooney e Amal Alamuddin a Londra con i parenti: il party un mese dopo il sì

 

Vip clooneys

Pubblicato il 27.10.2014 | da Redazione

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Circa un mese dopo le nozze a Venezia e l’infausta Luna di Miele, rovinata da un ciclone tropicale, i neo-sposini, George e Amal, ritornano alle loro rispettive vite. Lui a promuovere “Tomorrowland” (il suo ultimo film) al Comicon, lei ad Atene, dove si dovrà battere per riportare in Grecia i fregi del Partenone, custoditi al British Museum.

Ma il 25 ottobre, sabato, i novelli signori Clooney hanno festeggiato nuovamente al loro matrimonio, alzando i calici con Baria e Ramdi Alamuddin, i genitori della sposa. Il party è stato organizzato dai signori Alamuddin al Danesfield House Hotel, un resort di lusso, pochi chilometri fuori Londra, che venne ricavato da un antico palazzo risalente al 1725.

Gli sposi sono arrivati assieme, lui sobrio, in abito scuro, lei brillante, avvolta in un Donna Karan color oro. Purtroppo le foto fatte di sfuggita mentre stavano in macchina non le rendono giustizia a causa di un espressione cupa, non adatta al party in cui si dirigevano.

200 persone invitate al party, tra cui gli assenti al matrimonio a Venezia. Ovviamente, oltre Ramdi e Baria, vi erano vari colleghi della neo-sposa e molti parenti provenienti dal Libano, paese d’origine della sposa. Un parente di Amal, felice di avere George in famiglia, in una intervista dice

“é per questo che sono venuto a Londra da Beirut, per abbracciarlo e dirgli benvenuto!”.

Lo sposo afferma scherzosamente che, seppure lui sia abituato alle grandi famiglie non ne ha mai visto una così grande.

Il party, insomma, era una vera e propria serata in famiglia, dato che oltre il 90% degli invitati fossero familiari libanesi. Era presente meno sfarzo rispetto a Venezia, ma non per questo non è stata curata.

Dopo il ricevimento nella sala grande dell’hotel, tutti a cena, preparata dallo chef Billy Reid.
A fine serata, per chiudere in bellezza, musica e balli fino tarda notte all’insegna dell’amore tra George e Amal.

 

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