Il divorzio tra Tom Cruise e Nicole Kidman fu colpa di Scientology?
Pubblicato il 27.01.2015 | da Redazione
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Quando nel 2001 Nicole Kidman e Tom Cruise decisero di separarsi, nessuno ne intuì la vera ragione, sembravano infatti una coppia molto affiatata, non per nulla stavano insieme da più di un decennio.
Adesso, a quasi quindici anni di distanza, la probabile vera ragione potrebbe essere svelata. L’emittente televisiva americana “HBO”, ha presentato in questi giorni un documentario, intitolato “Going Clear”, che nelle intenzioni degli autori, dovrebbe rivelare le ingerenze della setta “Scientology” nella vita privata della coppia.
Qualche “rumors” già circolava da tempo, ma il filmato dimostrerebbe come la donna, sia stata spiata da appartenenti alla setta (utilizzando tecnologie avanzatissime), in modo da insinuare in Tom Cruise dubbi sulla moglie, dubbi che poi hanno portato all’inaspettato divorzio.
Le motivazioni di tale avversione nei confronti della donna, soprattutto da parte della dirigenza di “Scientology”, erano legati al forte influsso che Nicole aveva sul marito, che nei fatti era ed è, uno dei più famosi divi americani della storia. Il “patron” di “Scientology” (David Miscavige, testimone di nozze dei due), si preoccupava infatti che Cruise potesse allontanarsi dalla “religione”, per colpa della famiglia, ed è per questo motivo che decise di operare un controllo in grande stile della donna.
Il documentario pone l’attenzione sui continui pedinamenti, sulle intercettazioni telefoniche e su alcuni episodi vessatori che accaddero poco prima del divorzio, soprattutto nei confronti dell’attrice.
Gli autori del lavoro cinematografico, anche con il sostegno di varie interviste esclusive (non ultima quella al vice dell’epoca di Miscavige), mettono in relazione la crisi coniugale a questi episodi, accusando senza mezzi termini la setta.
La paura dei vertici della loggia religiosa era quella di perdere l’adepto più famoso, e pur di scongiurare questo pericolo erano pronti a tutto. Gli autori hanno dichiarato di aver provato ad intervistare la ex coppia, ricevendo però da entrambi un netto rifiuto.
Il documentario che presto sarà in onda sulle reti americane, ha già suscitato un interesse mediatico senza precedenti, e le prime richieste di blocco sono già arrivate, richieste che però saranno avversate dai legali dell’emittente, che pur di riuscire a mandare in onda il filmato, non ha esitato a ingaggiare oltre 150 avvocati.