Arnaud Mimran rompe il silenzio dopo il lutto per la figlia: “Una tragedia che non si può spiegare”
Arnaud Mimran, dopo il gravissimo lutto che lo ha colpito, ha deciso di rompere il silenzio e di parlare della disgrazia improvvisa che ha colpito la sua famiglia.
Il dolore per la figlia Indila Carolina Sky, morta i primi di dicembre all’età di appena nove mesi, è immenso e lascerà per sempre in lui un vuoto incolmabile.
L’ex compagno della Galanti ha dichiarato sulle pagine di un noto settimanale di gossip:
“Una tragedia che non si può spiegare, un dolore che forse non supereremo mai”.
Continua così:
“Io sto bene, sono ancora molto provato. Claudia anche. È disperata, non si dà pace. Sono preoccupato per lei e per questo ci avete visto e ci vedrete ancora vicini, ma non siamo tornati insieme”.
Dall’unione tra la bellissima modella e Mimran sono nati anche altri due figli, Liam Elijah, di 3 tre anni, e Tal Harlow, di 2.
La cosa più difficile, afferma Arnaud, è stata proprio spiegare ai due fratellini che non avrebbero mai più potuto vedere la loro sorellina.
La coppia si è ormai ufficialmente separata, ma nonostante ciò il magnate francese ci tiene a sottolineare che non ha intenzione di abbandonare la sua famiglia, anzi, nell’ultimo periodo è stato al fianco della ex compagna, accompagnandola alle visite mediche e specialistiche per la sua salute fisica e mentale.
Accanto ad Arnaud c’è stata la nuova compagna, che ha cercato di confortarlo e di sorreggerlo in questa tragedia; i due, nonostante la donna sia ancora agli arresti domiciliari, hanno trascorso insieme a Roma le festività natalizie.
Il milionario ha affermato:
“Il giudice mi ha dato il permesso di stare con lei. Abbiamo trascorso insieme il Capodanno. Sono stanco, non voglio più polemiche. Per me l’importante è solo la felicità della mia famiglia, degli altri nostri bambini”.
Dopo la scomparsa della piccola, Claudia Galanti ha provveduto ad eliminare tutti i suoi profili dai sociali network a cui era iscritta e lo stesso ha fatto l’ex compagno; la coppia, anche se divisa, rimane unita nel dolore. Un dolore che non potrà mai essere superato del tutto.
