Gwyneth Paltrow: alla base della sua rottura con Chris Martin un’altra donna?
Pubblicato il 19.05.2014 | da Redazione
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Chris Martin aveva addebitato la fine del suo matrimonio:
“all’incapacità reciproca“, sua e di sua moglie, di “comprendersi e di godere delle cose piacevoli della vita” e solo pochi giorni fa, in una chiacchierata con un conduttore radiofonico inglese, si era addossato in gran parte la colpa di come è finito il suo matrimonio, rivelando la difficoltà che si è reso conto di avere “nel lasciarsi andare in modo totale all’amore“.
Tuttavia, pare che alla base della rottura vi sia, in realtà, il più classico dei motivi, ovvero la presenza di un’altra donna: donna che in questo frangente pare rispondere al nome di Alexa Chung, una tra le bellezze maggiormente richieste in passerella tra quelle arrivate alla ribalta in questi ultimi anni.
Lei e il front-man di quella che è ormai da tempo considerata la band erede degli U2, sono stati “localizzati” da un paparazzo in un bar di New York. Una fonte anonima, ripresa dall‘”Heat Magazine“, ha riferito che i due:
“Erano in disparte, in un angolo buio del locale e parevano conoscersi molto bene“.
Secondo alcune voci i due si sarebbero incontrati nel 2013, durante il ” Glastonbury Festival” e nel corso della kermesse erano stati visti diverse volte insieme. Il cantante e compositore della band britannica in quel periodo era ancora felicemente coniugato e questo incontro non aveva dato vita a troppe illazioni.
Tuttavia, sulla base di quanto abbiamo sopra riportato, tutto appare ora sotto un’ottica diversa, a partire dal “tweet” che una delle massime dirigenti di “Vogue Usa”, nonché grande amica della Chung, pubblicò successivamente alla conferma della fine dell’unione tra il cantante e l’attrice.
Lauren Santo Domingo scrisse, infatti, che il front-man in quel momento si stava:
“Gustando un bacon cheeseburger con patatine fritte“, riferendosi con evidente sarcasmo alle rigide convinzioni della Paltrow in fatto di alimentazione.
Per ora dai due non è giunta nessuna dichiarazione. Non resta quindi che attendere, per capire se siamo di fronte a voci fondate o meno.